Falsi bollettini camerali, attenzione alle truffe
Si segnala che, come spesso purtroppo accade, diverse aziende stanno ricevendo bollettini postali prestampati con richieste di pagamento che non provengono però dalla Camera di Commercio.
“Sono bollettini del tutto fasulli ed ingannevoli – tiene a specificare il Segretario Generale dell’Ente camerale sassarese, Pietro Esposito – che non sono da attribuire né al diritto annuale camerale, né tantomeno a presunte iscrizioni a registri telematici o altre piatttaforme informatiche. Infatti, il diritto camerale deve essere versato solo ed esclusivamente attraverso il modello F24 e non attraverso bollettini di conto corrente postale o bonifici bancari”.
A seguito delle numerose segnalazioni da parte degli imprenditori del Nord Sardegna, la Camera di Commercio di Sassari sottolinea l’assoluta estraneità a queste richieste ingannevoli, che non sono assolutamente collegate alle proprie attività istituzionali e non riguardano alcun tipo di adempimento nei confronti dell’Ente. Nel raccomandare la massima attenzione, gli uffici camerali di Sassari ed Olbia sono a disposizione per qualsiasi tipo di chiarimento e supporto.
Si ricorda, inoltre, che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha realizzato a favore delle imprese un Vademecum anti-inganni contro le indebite richieste di denaro effettuate mediante l’invio di moduli o bollettini di pagamento dal contenuto ingannevole. Tale documento, scaricabile cliccando sul link sottostante, è concepito come uno strumento divulgativo affinché le aziende siano adeguatamente informate e dunque in grado di proteggersi dai ricorrenti raggiri commerciali posti in essere ai loro danni.
A tal proposito, si segnala infine che l’Autorità medesima ha recentemente riconosciuto come pratica commerciale scorretta ai sensi del Codice del Consuno – comminando una sanzione di € 500.000 – l’attività posta in essere da una società che inviava moduli con richieste di pagamento ad imprese che avevano in precedenza effettuato una domanda di registrazione presso l’Ufficio Italiano Marchi e Brevetti (il relativo provvedimento può essere scaricato cliccando sull’ultimo dei sottostanti link).