Home Sportello Energia

CONDOMINIO 4.0: la sfida dell’efficientamento del patrimonio edilizio

I condomini sono una realtà importante nella maggior parte delle città italiane, sia per quel che riguarda l’aspetto sociale, sia per il loro impatto sull’ambiente a causa del dispendio energetico. Mai come oggi c’è la possibilità di fare degli interventi di efficienza energetica grazie ai bonus fiscali esistenti.

Il mondo aggiungerà 2 trilioni di piedi quadrati di edifici entro il 2060, l’equivalente di costruire un’altra New York ogni mese per i prossimi 40 anni.

In Italia, oltre l’80% del patrimonio edilizio presenti consumi mediamente superiori di circa  5/6 volte a quelli di un edificio in classe A, ed è un fatto che un edificio in classe A presenti consumi largamente superiori a quelli previsti dalla Direttiva 2010/31/CE per le nuove costruzioni prossimi allo zero –  standard casa  passiva , le abitazione   con   trenta   anni  di età   consuma   in   media   180‐200   KWh/mq/anno   e edificio nuovo realizzato in classe  C consuma in media tra 30 e 50 kWh/mq/anno potenziale di risparmio :

Secondo l’Enea attraverso l’efficientamento energetico del patrimonio edilizio italiano si potrebbero ridurre le emissioni di CO2 addirittura del 45%.

Le Società che forniscono servizi energetici volti al miglioramento dell’efficienza energetica con garanzia di risultati UNICEI 11352

La ESCO, definita nella norma, è la società che attraverso interventi di risparmio energetico consegue un aumento dell’efficienza del sistema di domanda e offerta di energia del cliente, assumendo la responsabilità del risultato nel rispetto del livello di servizio concordato. La ESCO può anche finanziare direttamente, o tramite terzi, gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica

D iagnosi energetica sistema edificio impianto: si individuano gli interventi di riduzione della spesa energetica, i relativi tempi di ritorno degli investimenti, i possibili miglioramenti di classe dell’edificio nel sistema di certificazione energetica in vigore, e sulla base della quale sono state determinate  le  scelte  impiantistiche che si vanno a realizzare

Riqualificazione standard dell’impianto termico: è il livello d’intervento più semplice ed apparentemente più economico, consiste in :

  • cambio del combustibile, da gasolio a gas, dove possibile,
  • sostituzione delle vecchie caldaie con caldaie tradizionali,
  • ottimizzazione della termoregolazione

Riqualificazione “a pieno edificio” del sistema edificio‐impianto, è il livello d’intervento più completo consiste in:

  1. cambio del combustibile, da gasolio a gas, dove possibile,
  2. sostituzione delle vecchie caldaie con caldaie a condensazione,
  3. impiego della tecnologia dell’accumulo termico,
  4. integrazione (15%) dei pannelli solari al sistema di produzione termica,
  5. impiego di termoregolazione e contabilizzazione dei consumi,
  6. miglioramento dell’isolamento termico dell’involucro edilizio con isolamento a cappotto termico
  7. Sostituzione infissi

Il D.Lgs 3 marzo 2011, n. 28, impone l’obbligo della produzione di energia elettrica sempre da fonti rinnovabili, che può essere consumata direttamente dalle sole utenze generali condominiali e non dalle unità abitative del condominio.

Se questa energia non viene autoconsumata, ma viene immessa nella rete elettrica, viene poi nuovamente acquistata dai condòmini che l’hanno immessa.

La Direttiva (UE) 2018/2001 prevede, all’articolo 21, che  inquilini e condòmini all’interno di un edificio possano collettivamente produrre, accumulare e consumare energia elettrica.

In Italia, questo è attualmente vietato alla singola utenza condominiale e risulta non conveniente per il condominio che può alimentare soltanto i servizi generali.

Bisogna dunque riconoscere al più presto tale diritto.