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Cristina Caboni vince il Premio eno-letterario Vermentino 2025 con “La ragazza senza radici”

In foto: Clizia Fornasier, Cristina Caboni, Enrico Beccastrini, Ludovica Elder e Andrea Fattizzo (editore Ampelos). 
Il 4 ottobre 2025 il Museo Archeologico di Olbia si è trasformato in un palcoscenico di emozioni, cultura e profumi di vino. La nona edizione del Premio eno-letterario Vermentino ha consacrato vincitrice Cristina Caboni, autrice sarda edita da Garzanti, con il suo romanzo “La ragazza senza radici“.
La motivazione della Giuria ha sottolineato come l’opera sappia unire, con limpidezza e intensità empatica, un affresco familiare struggente e appassionante, dove abbandoni, ostinate ricerche e colpi di scena si intrecciano a delicate notazioni sulla produzione del vino che introducono e accompagnano ciascun capitolo. Una narrazione capace di emozionare e, al tempo stesso, di raccontare la vite e il vino come metafora di radici e identità.
A condurre la giornata, per il terzo anno consecutivo, è stato l’attore Neri Marcorè, che ha alternato momenti di leggerezza a riflessioni culturali, regalando al pubblico un ritmo brillante e coinvolgente.
La sala del Museo era colma di lettori, editori, studenti, book influencer, giornalisti e appassionati. I ragazzi del Liceo Gramsci di Olbia, guidati dall’attore Daniele Monachella e dai loro docenti, hanno dato voce alle pagine delle opere finaliste con reading intensi e sentiti, mentre suggestivi booktrailer – sempre realizzati dagli studenti – hanno introdotto ciascun volume.
Gli autori, emozionati, hanno scoperto in diretta il proprio riconoscimento, accompagnati da editori e partner del Premio, tra applausi calorosi e commozione. Accanto al premio principale, sono state assegnate le menzioni speciali della Giuria:
  • Enrico Beccastrini, medico e scrittore fiorentino, con “DOCG: Di Origine Criminale Garantita” (Carmignani editrice), un giallo raffinato che mescola mistero, passioni e vino nelle colline toscane;
  • Clizia Fornasier, attrice e scrittrice veneta, con “Volevo sognarmi lontana” (Harper Collins), storia di tre donne e del loro coraggio, narrata con un mix linguistico tra italiano e veneto e intrisa di attaccamento alla terra.
Il Premio Territorio, dedicato ai libri che meglio hanno raccontato il tema della territorialità identificando luoghi, aspetti culturali locali, ambientando le storie in contesti regionali, cittadini o rurali ben precisi, è stato assegnato ex aequo a:
  • I vestiti della domenica” (Piemme) di Ludovica Elder, romanzo d’esordio che intreccia la storia del Carso e di Trieste con le vite di tre giovani travolti dalla “furia della storia”
  • Basta un filo di vento” (Fazi editore) di Franco Faggiani, scrittore e giornalista milanese, che ha saputo raccontare con sensibilità il legame indissolubile tra una comunità contadina e la propria terra nell’Oltrepò Pavese.
Grande novità di quest’anno è stata l’apertura alla narrativa straniera, che ha visto la vittoria del volume “Intrecci di vite – elogio della caparbietà dei vignaioli” (Edizioni Ampelos) della giornalista e storica del vino Laure Gasparotto, scritto insieme al vignaiolo Alain Graillot scomparso nel 2022. Un libro che celebra l’ostinazione e la passione di chi dedica la vita alla vite e al vino.
Il Premio, ideato dalla Camera di Commercio di Sassari e promosso insieme ai Comuni di Olbia e Castelnuovo Magra, ha confermato anche in questa nona edizione la sua vocazione come ponte tra letteratura, vino e identità territoriale. Una delle novità più significative è stata la diffusione in 100 librerie d’Italia dei volumi finalisti, esposti in un apposito display da banco dedicato al Premio, per avvicinare sempre di più i lettori a questa esperienza unica. Un’iniziativa resa possibile grazie all’importante accordo con l’Associazione Librai Italiani (ALI).
L’entusiasmo che ha animato la giornata di premiazione si proietta già verso il futuro: nel 2026 il Premio festeggerà la sua decima edizione, e la segreteria organizzativa insieme al neo Comitato di Sviluppo saranno presto a lavoro per sviluppare nuove idee e ampliare i confini di una iniziativa che intreccia storie, vigne e comunità.
Il successo di quest’anno dimostra che ancora una volta letteratura e vino, insieme, sanno parlare al cuore e alla memoria collettiva, restituendo al pubblico non solo letture appassionanti, ma anche il senso profondo delle radici e del legame con la terra.
Per saperne di più è possibile visitare il sito web dedicato all’indirizzo: premioletterariovermentino.ss.camcom.it.
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Premio ideato e promosso dalla Camera di Commercio di Sassari, in partenariato territoriale con i Comuni di Olbia e di Castelnuovo Magra e in collaborazione con il Consorzio di Tutela del Vermentino di Gallura DOCG, il Consorzio Provinciale di Tutela del Vermentino Colli di Luni e l’Enoteca Regionale della Liguria.